“La meta è partire” Giuseppe Ungaretti “Un buon viaggiatore non ha piani precisi, il suo scopo non è arrivare” Lao Tzu “È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria” Voltaire “Ovunque tu vada, vacci con tutto il tuo cuore” Confucio “Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove” Marguerite Yourcenar
Vivere è sufficiente? È abbastanza? C’è una “realtà” dopo la morte o tali riportate esperienze sono delle funzionali “illusioni” dei nostri apparati organici?
Do Not Go Gentle Into That Good Night Do not Go Gentle Into That Good Night – poesia di Dylan Thomas, musica di Hans Zimmer tratta dal film Interstellar di Christopher Nolan
Cosa Troveremo nel Risalire il Fiume Congo? La Gloria, l’Orrore?
Heart of Darkness
Voi sapete che io odio, detesto, non sopporto le bugie. E non perché sia più sincero degli altri, ma semplicemente perché mi fanno orrore. C’è nelle bugie un tocco di morte, un sapore di mortalità che è esattamente ciò che odio e detesto nel mondo, ciò che voglio dimenticare. Mi deprime e mi nausea come se addentassi qualcosa di marcioJoseph Conrad da Cuore di Tenebra
Alcune lapidi non sono fatte per essere guardate e per indurti a ricordare, alcune lapidi ti guardano e ti parlano. Alcune lapidi reclamano alcuni tuoi istanti di vita. Quelle dell’antica Roma rientrano in questa categoria.
Non so se parlare di turismo riferendosi a dei cimiteri sia l’ottica giusta, di sicuro alcuni cimiteri fungono da poli gravitazionali per gli esseri umani. I cimiteri sono tutti desolanti e magnifici. Alcuni però sono più noti di altri. Qua trovate i più celebri e alcuni tra quelli che fuori dall’Italia più mi attirano.
Tutti i cimiteri sono “vicini”. Ma, almeno in certi momenti, certi cimiteri li sentiamo e viviamo in maniera più vicina di altri. (pagina in costruzione)
La Natura della Morte ci appartiene?
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c’è, i morti non sono più. Invece la gente ora fugge la morte come il peggior male, ora la invoca come requie ai mali che vive. Il vero saggio, come nopn gli dispiace vivere, così non teme di non vivere più. La vita per lui non è un male, né è un male il non vivere. Ma come dei cibi sceglie i migliori, non la quantità, così non il tempo più lungo si gode, ma il più diolce.
Epicuro – Lettera a Meneceo (sulla Felicità) Niente da aggiungere, niente di più logico. Ma ora che lo avete letto, ora che avete fatto vostro questo pensiero, ora che ve lo hanno per l’ennesima volta ripetuto, vi sentite meglio riguardo alla morte? Vi fa meno timore? L’idea di non agire, di non ricordare vi spaventa meno?
A mio parere all’immateriale nulla piace più del materiale. Ma nulla lo intimorisce di più.